L'ansia della pulizia
Cosa c'è dietro la mania delle pulizie?

La pulizia è importante, ma se si trasforma in qualcosa di maniacale e ansioso può celare delle questioni che vanno molto al di là del piacere di avere tutto "lindo e pinto".
Da un lato tenere un ambiente ordinato è importante e denota una buona capacità di controllo ed equilibrio interiore, nonché una certa chiarezza con se stessi. Quando invece si supera il sottile confine tra l'essere semplicemente ben organizzati e non poter fare a meno di tenere tutto sotto controllo, quando un minimo di disordine rovina intere giornate e ci fa venire quella sensazione di disastro, allora siamo già sprofondati con tutte le scarpe nello stato ansiogeno.
Più si cerca di controllare tutto, più si capisce che non è possibile e più ci viene l'ansia. È davvero un circolo vizioso attraverso cui le pulizie maniacali ci acompagnano. L'ordine della casa potrebbe essere in analogia con la volontà di avere un certo ordine interiore; le geometrie che in casa si esigono, per esempio, potrebbero rimandare a una certa rettitudine cui aspiriamo. È come se si stesse cercando di tenere a bada qualcosa, ma allo stesso si cerca di trovare l'equilibrio al di fuori di questo qualcosa, e questo ci porta inevitabilmente alla frustrazione di non riuscire a lasciarci andare ai cambiamenti e alle emozioni.
La paura del "caos" si farà sempre più spazio dentro di noi e non sapremo mai fino in fondo come rapportarci ad esso se non attraverso dei rituali maniacali che non sono risolutivi. Se per esempio scatti e ti irriti per nulla, non ti servirà a molto pulire compulsivamente il pavimento, ma significa che stai accumulando aggressività repressa. Cerca quindi di non accumulare mai, ma esprimiti, sii diretto. Se perdi il centro di quello che fai e non sei attento alle cose che ti circondano, forse non ti interessa davvero quello che stai facendo, ma hai bisogno di cambiare prospettiva. Non rimanere dentro casa a pulire, esci e concediti momenti stimolanti e interessanti come una mostra d'arte, o un biglietto a teatro.
Se l'ansia non ti permette di liberarti e di vivere ciò che sai essere nel tuo profondo quello che vorresti davvero vivere, non pulire in continuazione i vetri delle finestre, ma ascoltati e accettati, sii più elastico con te stesso e concediti questo qualcosa senza eccedere nei sensi di colpa. Mentre finisci, anche se è notte fonda, le faccende domestiche che potresti tranquillamente rimandare al giorno seguente, rimugini in continuazione e non ti dai un momento senza pensieri, fermati, non fare nulla, rallenta le tue azioni senza domandarti il perché. L'igiene e la pulizia sono conquiste dell'umanità che per molto tempo non sono esistite, e che hanno contribuito molto al miglioramento della vita dell'uomo, ma l'esserne ossessionati è un segnale di un malessere profondo come per esempio una frustrazione latente che ti impedisce di vivere appieno le tue aspirazioni, lasciando libera la tua personalità di esprimersi.Se da un lato la dimensione rituale è importante e ci sembra dare un centro, una certa stabilità, ci fa trovare, di volta in volta, quell'ancoraggio terreno senza il quale ci sentiremmo perduti e in balia delle intemperie, altrettanto importante è il cercare di lasciarsi andare e vincere la paura di buttarsi, solo così potremo sconfiggere l'ansia e non subirla.
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